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    Dr. Howard Dwight

    Questo è qualcosa che probabilmente la mia comunità di pazienti e non, ancora non conosce di me.E' qualcosa che ha alterato in modo significativo il corso della mia vita ed è una ragione importante per cui sono impegnato nel condividere quanto ricevuto. Sin da bambino ho dovuto affrontare una lunga serie di sfide alla mia salute che, come naturale conseguenza, hanno creato in me la motivazione per dedicare la mia vita a diventare un guaritore.

    Quando avevo solo un anno fui sottoposto ad un intervento di ernia inguinale. Ho una vaga memoria, essendo ancora molto piccolo, avevo forse due anni, di un dentista che mi schiaffeggiava perchè stavo piangendo e mi stavo agitando mentre mi estraeva un dente. A 3 anni fui obbligato ad indossare una benda su un occhio a causa di una debolezza o strabismo, oltre a ciò iniziai ad indossare regolarmente gli occhiali. A sei anni mi fu diagnosticata, anzi, non mi fu diagnosticata, un'appendicite acuta che in poche ore si trasformò in una peritonite che quasi mi uccise. A 9 anni un'infezione dell'orecchio mal curata mi portò all'esplosione della membrana del timpano. Ricordo ancora il dolore terrificante e il sangue che colava dal mio orecchio!

    Per tutta l'infanzia e l'adolescenza fui sottoposto a cure dentali (che in età adulta mi hanno portato a dover affrontare diverse cure canalari e impianti dentali) e inoltre fui sottoposto ad una complicata estrazione dei denti del giudizio che provocò una severa emorragia che rese necessario un secondo intervento chirurgico.

    Il culmine dei miei problemi di salute fu raggiunto all'età di 15 anni quando, durante una partita di football americano ebbi una collisione testa a testa ad alta velocità con un avversario. Ricordo di aver perso i sensi e, al mio risveglio, la sensazione di non sentire le mie gambe e parte del mio corpo. I medici mi dissero in seguito che avevo rischiato la paralisi totale per un soffio. Ricevetti le abituali cure mediche quali antidolorifici, antinfiammatori, fisioterapia, per cercar di alleviare i dolori superficiali e localizzati immediatamente dopo l'incidente.

    Purtroppo queste cure di superficie lasciarono incurato un danno ben più profondo e più significativo che sarebbe andato gradualmente peggiorando e sarebbe riaffiorato, in modo intenso, all'età di 28 anni, creandomi un dolore ancor più debilitante di quello al momento dell'incidente.

    Alcuni anni dopo il mio incidente, prima ancora che i miei problemi si ripresentassero in maniera grave, mio padre manifestò dei disturbi legati al suo sistema spinale e per curarsi si rivolse a un chiropratico. Rimase entusiasta del servizio e dei risultati ottenuti e condivise con me questa esperienza di guarigione.

    LA SCUOLA

    Entrai nel College di Santa Barbara (California) l'anno dopo il mio diploma, e iniziai un programma di “formazione-generale” senza al momento avere alcuna idea di entrare nel campo delle scienze della salute. Uno dei corsi in curriculum era Biologia, campo in cui, grazie in parte all'ispirazione trasmessa dall'insegnante, ritrovai un interesse che col tempo continuò a svilupparsi fino a farmi intraprendere altri corsi nelle altre scienze della vita. Portai a termine la mia laurea in Biologia nel 1979 ed entrai nel 1980 nel College di Chiropratica di Pasadena, memore del commento entusiastico di mio padre su questa professione. Il mio entusiasmo crebbe durante tutto il primo anno di studi a causa di una combinazione unica di informazioni filosofico-scientifiche e ispirazione ed entusiasmo che sapeva trasmettere lo staff di professori.

    In California, negli anni '80, la chiropratica stava diventando una corrente importante, di conseguenza lo stato e il governo definirono uno standard di formazione per la professione chiropratica molto più rigido ed elevato. Mi trasferii al Palmer College of Chiropractic – West nel nord della California, che aveva uno standard accademico molto più elevato. Nel corso dei miei anni all'università, il mio problema legato all'incidente di football iniziò gradualmente ad aumentare a causa delle lunghe ore di studio e di lavoro e nonostante avessi iniziato a curare il mio sistema spinale e nervoso con la chiropratica, scambiando aggiustamenti con i miei compagni di corso. il dolore non accennava a sparire. Mi laureai Dottore in Chiropratica nel marzo del 1984 e, insieme alla mia ragazza di allora che era italo-americana, decidemmo di trasferirci in Italia da cui giungevano offerte di lavoro per chiropratici in cliniche sanitarie convenzionate. Ci sposammo prima della partenza e, appena giunto in Italia, iniziai a lavorare a ritmi serrati. Mi fecero vedere circa 1.000 pazienti a settimana, a volte più di 200 al giorno. E questo per i due anni successivi.

    Il valore dell'esperienza che ricevetti è incalcolabile, ma i segnali che provenivano dal mio corpo a causa dell'intenso lavoro, cominciarono a diventare dolori intensi alla schiena a cui si associarono altri tipi di sintomi. Nel 1988 l'Associazione Italiana Chiropratici mi informò di un'opportunità lavorativa che avrebbe senz'altro migliorato le mie circostanze lavorativo – professionali. Così trasferii la mia vita e il mio lavoro (che da quel momento sarebbe stato molto meno frenetico) in Friuli Venezia Giulia, nel Nord-Est dell'Italia.

    LA RICERCA E I MAESTRI

    Il metodo tradizionale di cura spinale biomeccanica che avevo ricevuto fino a quel momento da altri colleghi mi aveva permesso di lavorare e vivere con i miei limiti fisici. Tuttavia, il trasferimento mi aveva allontanato dalla possibilità di ricevere regolari aggiustamenti dai miei colleghi e col tempo divenni sempre più incapace di continuare nella mia regolare vita quotidiana lavorativa e personale (nel frattempo mi ero separato da mia moglie).

    Questa fase iniziale della mia cura spinale era stato il primo passo importante per farmi comprendere (sia professionalmente che personalmente) il fondamento della natura fisica dei miei problemi spinali. In conseguenza al trasferimento in Friuli avvennero due cose importanti che avrebbero cambiato la mia visione della cura e della mia carriera profesionale. Il collega che andai a sostituire mi introdusse a una diversa prospettiva della tecnica chiropratica:la Kinesiologia Applicata e il principio della natura olistica della cura della salute sviluppato dal dr George Goodheart, padre della Kinesiologia, con cui poi negli anni avrei avuto l'onore di studiare e che purtroppo attualmente non è più fra noi.

    Nuove situazioni e una sempre più ampia prospettiva sulle potenzialità della chiropratica mi portarono a conoscere altri due grandi maestri che considero essere due pietre miliari nella mia evoluzione personale e professionale. Nel 1989, venni a contatto con una tecnica chiropratica energetica B.E.S.T. (ByoEnergetic Synchronization Technique) svilupppata dal dr. Ted Morter, che mi diede grandi risultati con il mio problema e cambiò la mia impostazione di cura dall'approccio biomeccanico ad un approccio di guarigione vitalistico basato sul rapporto mente-corpo. Al tempo realizzai appena che questo metodo infallibile, altamente efficace, una sorta di passe-partout, mi avrebbe permesso di comunicare e interagire con la mente-corpo, come una mappa che mi rivelava la sua storia e il suo potenziale nascosti. Questo processo poteva essere limitato soltanto dalla mia abilità o meno di rimanere umilmente in ascolto della sua infinita saggezza. Iniziai a vedere la mente- corpo non come una connessione, ma piuttosto come un unità integrata che risponde, interagisce e si trasforma continuamente attraverso la sua essenziale natura fisico-energetica.

    Inutile dire che divenni sempre più ispirato da questa incredibile consapevolezza e comprensione della reale natura della guarigione e del mio ruolo quale intermediario del processso.

    Nel 1992, ho conosciuto il dr Donald Epstein e iniziò con lui il mio percorso di studi nel Network Spinal Analysis, che ampliò in modo esponenziale la mia comprensione attraverso lo studio e l'applicazione della sua tecnica spinale-meningea, non terapeutica ed estremamente delicata, unita all'Integrazione Somato Respiratoria, entrambe connesse in un modello unico di guarigione non-convenzionale. Il dr Epstein non solo mi insegnò un metodo unico nella sua applicazione e nell'impatto sulla qualità di vita delle persone, ma, ancor più importante per la mia ricerca, introdusse e aggiunse la struttura di un modello e contesto di guarigione nuovi – la matrice dal cui continuai ad evolvere e sviluppare il mio lavoro.

    Nel corso degli anni successivi ho continuato a ricercare e ad accumulare una vasta quantità di conoscenza ed esperienza (che usavo su me stesso, sulla mia famiglia e sui miei pazienti), studiando ed imparando una varietà di metodi diversi per migliorare il potenziale di guarigione innato del corpo. La mia ricerca mi portò anche a ricercare al di fuori della chiropratica, studiando e sperimentando ad esempio nei campi della nutrizione, dell'esercizio/terapia posturale, del movimento nonchè nel mondo dello sviluppo personale e della ricerca spirituale: non esistevano più aspetti della vita dell'individuo che potevano essere tralasciati o considerati di minore importanza.

    Nel 1996 e nel 1998 ho incontrato e poi negli anni lavorato e studiato con altri due grandi maestri che considero essere due delle menti più brillanti nel campo: il dr John F. Demartini e il dr F. Carrick.

    Il lavoro del dr Carrick nel campo della neurologia è servito come metodo di valutazione del sistema nervoso che coordina e controlla le funzioni dell'intero corpo. Le sue innovative applicazioni neurologiche sono servite come strumento analitico con cui poter monitorare, comparare e mettere in contrapposizione gli effetti delle altre tecniche e metodologie che utilizzo.

    E infine gli insegnamenti del dr Demartini che mi hanno dato e continuano a darmi una “mappa contestuale” che mi ha permesso di “intrecciare” la connessione olistica globale coi vari metodi da me studiati.

    In particolare, il lavoro del dr Demartini ha ampliato e mi ha chiaramente spiegato il significato più profondo della “mente-corpo” non solo dalla prospettiva fisica, ma anche dal punto di vista metafisico. Mi ha generosamente e abbondantemente trasmesso le informazioni più dettagliate e sorprendenti grazie alla sua incredibile e approfondita conoscenza della fisica, della psicologia, della cosmologia, della biologia, della teologia, della filosofia, delle religioni, delle antiche civiltà, dell'economia.

    NASCE LIFE BALANCE

    Dal 1987 (in cui la mia sofferenza fisica era al culmine) fino ad oggi la mia ispirazione mi ha portato a studiare in modo intensivo ed esteso attraverso i testi, l'esperienza clinica (su decine di migliaia di pazienti con migliaia di problemi e malattie), un numero incalcolabile di seminari (almeno 15 all'anno), e a capire che molto può essere realizzato integrando le numerose tecniche che emergono grazie agli avanzamenti della ricerca scientifica e tecnologica-senza tralasciare la saggezza derivante dalle metodologie delle antiche tradizioni.

    I tanti anni di ricerca e sperimentazione per trovare il più efficace sistema (e/o sequenza) di metodologie mi ha rivelato un tema essenziale: BILANCIAMENTO ovvero PORTARE L'INDIVIDUO ALL'EQUILIBRIO, nei suoi 3 fondamentali aspetti (fisico, chimico, emozionale).

    Tutti gli elementi della mia esperienza personale si riferiscono all'integrazione della cura chiropratica con un processo di educazione e di consapevolezza nelle scelte dello stile di vita che lavorano in sinergia per farci raggiungere il nostro massimo potenziale di salute. Il mio sogno è di continuare a sviluppare il mio lavoro e di renderlo disponibile a tutte le persone che sono sinceramente interessate nella salute e nella qualità della vita! Usando le parole di un grande filosofo greco: “Lo spirito senza la materia è immobile, la materia senza lo spirito è inespressiva”

    RINGRAZIAMENTI

    Sono profondamente onorato e grato di aver incontrato tutti i maestri, guru, insegnanti illuminati nonchè volumi e testi di grandi studiosi e scienziati, da cui ho avuto il privilegio di imparare . Sono umile di fronte a queste grandi menti e alla conoscenza che hanno voluto trasmettermi. Dentro il mio cuore so di essere stato chiamato per continuare questo magnifico dono: partecipare alla guarigione unificata della mente, corpo e spirito dell'essere umano. E' a questo che dedico la mia vita, che desidero continuare a scoprire e da cui essere continuamente illuminato, per servire gli altri con questa conoscenza e per poterli ispirare a raggiungere il loro più elevato potenziale e capacità di guarigione.